Rispetto a quello che avevo scritto cinque anni fa, qualcosa è cambiato. Mi
tocca ripresentarmi e sbrodolare ancora un pezzettino. Ma se non lo faccio qui …
Chi sono
Ho 47 anni, sono sposato con Enrica da 20 e ho due figli, Cecilia e
Massimiliano, che hanno 14 e 12 anni. Ho conseguito la maturità classica e
successivamente la laurea in Economia e Commercio. Sono obiettore di coscienza
e ho svolto servizio civile presso una cooperativa sociale della provincia di
Parma. Ho lavorato poi come dipendente presso diversi Comuni della provincia di
Milano, cosa che mi ha permesso di conoscere approfonditamente il mondo degli
enti locali. Ultimo tra di essi, ho lavorato anche presso il Comune di Agrate
Brianza, dove ho ricoperto il ruolo di responsabile del settore finanziario
dall’agosto del 2001 al dicembre 2002. Sono successivamente rimasto nel campo
degli enti locali, perché dal 2003 lavoro presso una nota azienda che gestisce
servizi pubblici per conto dei Comuni. Nella tornata elettorale del 2009 sono
stato eletto in Consiglio Comunale ad Agrate Brianza nella lista Insieme per Agrate . Ho avuto in
questi cinque anni la delega dal Sindaco di Agrate per l’ economia solidale,
sicuramente una delle pochissime deleghe in Italia (almeno, se ne conoscete
segnalatemele…)
Cosa mi piace fare
“Ho poco tempo e troppa fame”, cantava qualcuno. Lo stesso vale per me: mi
interessano tantissime cose. Mi tengo aggiornato sull’attualità e leggo appena
posso, sia saggi che romanzi, seguo il panorama della musica rock da quando
portavo i calzoni corti, anche nelle sue varianti meno note e più
“underground”, scrivo anche su un blog musicale nel quale mi ha coinvolto il
mio più antico compagno di sventure, ma, poiché, pur seri, scriviamo sotto
nick, dovrete sguinzagliare i vostri detective per scoprire dove … mi piace
moltissimo viaggiare, sono uno juventino intristito e un nostalgico di Bob
Morse padrone del basket di Varese. Pur non essendo un esperto informatico,
credo nella rete come strumento di democrazia e di informazione e per questo
seguo con interesse i social network e le esperienze utili per “fare sistema”
con la rete. Lo scorso anno ho provato un volo in parapendio: se non sarò
eletto, la prima cosa che farò sarà prendere informazioni per fare il patentino
di volo!
Le mie radici socio-politiche
Il mondo che mi è più vicino è quello associazionistico, e in particolare
quello legato ai movimenti di base. Sono cattolico e credo fermamente in uno
Stato che accolga e contemperi le necessità e le istanze etiche e religiose di
tutti i cittadini. Cerco di incarnare il mio modo di essere cattolico operando
a favore degli ultimi e contro le ingiustizie. Per questo, ho fatto parte per
diverso tempo dell’Ong Mani Tese, con la quale, lavorando su un progetto di
economia solidale, proprio quest’anno abbiamo nuovamente incrociato i nostri destini.
Ho fatto la mia prima marcia per la pace Perugia – Assisi nel lontano 1993. Molti
anni fa, non ricordo neppure quanti, ho frequentato la scuola di formazione
socio politica della diocesi di Milano. Negli ultimi anni mi sono interessato
di economia solidale e attualmente sono membro del Gruppo di Acquisto Solidale
(G.A.S.) di Agrate, per il quale faccio parte del gruppo di coordinamento. L’economia
solidale mi ha coinvolto anche a livelli di coordinamento sovraterritoriale:
rappresento il nostro GAS all’interno della Retina dei GAS della Brianza e
faccio parte anche della Rete di Economia Solidale della Lombardia. In quest’ultima
veste, mi sono recentemente occupato del disegno di legge regionale sull’economia
solidale, per il quale abbiamo avuto un grande supporto dal Movimento 5 Stelle
ma purtroppo non lo stesso entusiasmo dai partiti con i quali normalmente
collaboro a livello locale. Meraviglie della politica fatta per schieramenti,
tatticismi e parole. Ho anche scritto qualche pagina a questo proposito su un
bel libro che vi consiglio di leggere, anche se purtroppo non mi danno le
royalties …. Faccio anche parte di un
gruppo nazionale che ragiona sull’armonizzazione delle varie leggi regionali
sull’economia solidale.
Sono anche donatore Avis da molti anni. Frequento attivamente la lista
Insieme per Agrate dal 2003. Non ho, né ho mai avuto, tessere di alcun partito,
ma ho simpatie per chiunque, in politica, orienti la propria attività a favore
di una maggiore equità sociale e perché ad ognuno sia consentito di costruirsi
con dignità il proprio futuro indipendentemente dall'estrazione sociale e dalle
possibilità economiche. Finora, a destra non ho mai trovato queste sensibilità,
quindi...
Cosa ho fatto ad Agrate
Nel corso dell'amministrazione Poletti bis (2004-2009) sono stato nominato
vicepresidente di ASSAB, l’azienda speciale comunale che gestisce le farmacie
comunali e che ha costruito il Polo Socio Sanitario. Nella parte finale della
stessa legislatura ho fatto parte della Consulta Urbanistica e ho supportato
l’assessore competente nella lunga e complicata fase di predisposizione del piano
di governo del territorio. Infine, ancora nella stessa legislatura, sono stato
anche nominato presidente della Commissione per l’erogazione dei contributi
economici ai progetti di cooperazione internazionale.
Nella legislatura 2009-2014, che si sta chiudendo, sono stato eletto
consigliere comunale e ho avuto, come ho scritto sopra, la delega all’economia
solidale. Sono stato presidente della commissione per l’assegnazione di alloggi
di edilizia residenziale pubblica, un impegno invero poco più che formale. All’inizio
del mandato invece ho curato il processo per l’attribuzione del premio “città
equosolidale” al nostro Comune.
Nella parte finale invece, ho curato l’avvio di un progetto di cohousing
che spero verrà confermato anche nella prossima legislatura. L’area individuata
dal pgt è quella all’incrocio tra via Kennedy e Via Lecco. Per saperne di più e
magari per segnalare il vostro interesse, trovate un po’ di informazioni qui.
Nel 2012 ho partecipato per conto del Comune di Agrate al progetto Realsan,
finanziato dall’Unione Europea, che mirava a costruire una rete tripartita di
soggetti istituzionali che lavorassero intorno al tema della sicurezza
alimentare: una sottorete in Italia, una in Spagna e una in America Centrale.
Per questo sono stato una settimana in Salvador e Guatemala, esperienza di cui
racconto qui
e nei post seguenti. Esperienza molto formativa sul piano personale, un po’
meno per l’aspetto progettuale, ma pazienza.
Per l’economia solidale durante il mandato elettorale abbiamo fatto diverse
cose, grazie all’indispensabile contributo del GAS. Senza elencare tutte le
varie iniziative (però il convegno internazionale con gli ospiti francesi e il
segretario della rete mondiale di parternariato tra produttori e consumatori mi
è particolarmente cara), penso che la cosa più importante che abbiamo fatto sia
stato dare corpo al tentativo di contribuire alla ricostruzione della dimensione
culturale del nostro paese, così devastata da anni di totale assenza di
qualsiasi principio etico nel vivere civile. Il paziente e spesso faticoso
lavoro che abbiamo provato a fare è stato quello di provare a riportare senso
in uno dei più quotidiani gesti che facciamo, quello di aprire il portafoglio e
portarci a casa delle cose. In pochi si rendono conto che fare la spesa è come
andare a votare tutti i giorni e che quel partito per il quale si vota a volte
è anche lo stesso che ti mette in mezzo alla strada, che ti costringe a stare in coda per un’ora al
mattino, che ti abitua al fatto che quando ti serve il burro ci metti due ore
per fare la spesa e che torni con un carrello pieno di offerte speciali, che ti
abbassa il costo del telefonino o delle arance ma che fa fare la fame a chi li
produce eccetera. Ecco, a me sembra che dopo cinque anni c’è in giro un po’ più
di consapevolezza e questo, poco modestamente, penso sia anche grazie al fatto
che ora si sa un po’ di più sull’economia solidale.
Cosa vorrei fare in Consiglio Comunale
Mi riconosco appieno nel programma della lista Insieme per Agrate che ho
contribuito sia a scrivere che ad assemblare. Naturalmente, quello dell’economia
solidale è il punto che vorrei tanto che venisse portato avanti, con o senza di
me. Oltre a quanto ho scritto sopra, mi sembra un tema particolarmente
qualificante perchè, rispetto a tanti obblighi che il Comune si porta dietro,
questo non lo è, quindi tutto quello che verrà fatto su questa materia è una
pura e semplice scelta politica. L’applicazione dei principi dell’economia
solidale poi si trascina moltissime implicazioni, che riguardano l’urbanistica
e l’edilizia (se e dove costruire, quante aree agricole lasciare e cosa farne
di esse, quali tipologie di edifici preferire, come concepire gli edifici
abitativi affinchè venga stimolata la condivisione e il senso di comunità
ecc.), l’ambiente, la cultura e l’educazione (qui non lo spiego, è troppo
facile…), il commercio (stimolando gli esercizi commerciali interessati alla
vendita di prodotti a basso impatto ambientale e realizzati con criteri etici),
la gestione delle mense scolastiche (sulle quali da mesi con alcuni amici e il
nostro assessore all’istruzione stiamo provando a portare a casa un progetto
complicatissimo, che unisca i comuni della zona per la ricostruzione di filiere
alimentari locali), l’ambiente (pure questa è troppo facile), la partecipazione
democratica dei cittadini alle principali decisioni e chissà quanti altre aree
di intervento.
Insomma, l’economia solidale sembra un giocattolo per invasati, ma dietro c’è
l’idea di un progetto di comunità davvero alternativo.
E se ancora non vi basta, per questioni professionali penso di potere dare
un contributo alle attività dell’amministrazione in materia di tributi e
bilancio, che è sempre difficile da interpretare da parte dei non addetti ai
lavori, poiché la contabilità pubblica lavora con principi totalmente difformi
rispetto a quelli di una qualsiasi azienda, sulla gestione delle attività di
programmazione e controllo e sulla gestione del personale e poi potrei anche
metterci un po’ di cose che in 15 anni ho imparato frequentando il Comune. Mi
piacerebbe fare delle cose ma, soprattutto, vorrei tanto che qualche amministratore
le facesse.