joe strummer

joe strummer

martedì 24 novembre 2009

Mi ritorni in mente



Bene, ora che ho chiarito per bene cosa penso di nani pelati e delle sue ballerine, posso iniziare anche a farmi scavare la fossa dall'altra parte e ho quindi pensato bene di scrivere cosa penso di quello che sta succedendo intorno al signor Cesare Battisti. Il destino con lui è stato beffardo, come direbbe Abatantuono, fin dalla nascita (e se non lo sa uno che si chiama Bossi...), affibbiandogli il nome di un patriota. In effetti, a volte i dottori di cognome si chiamano Medici, ma a volte anche Scannabue o semplicemente Diotallevi e forse nome omen in questo caso non ci sta benissimo. Il nostro, come tutti sappiamo, è stato condannato per 4 omicidi e solo grazie ad una turpe prassi della popolazione più antipatica dell'universo (e con questa mi sono inimicato anche i francesi) ha vissuto da uomo libero e bello pur avendo una condanna all'ergastolo sul groppone, in base al principio, tutto loro, che quest'uomo aveva commesso reati riferibili alla politica e come tale non perseguibili nel loro territorio. Probabilmente neppure il nano pelato nei momenti di maggior euforia viagristica avrebbe potuto concepire un simile abominio giuridico, soprattutto nei confronti di uno stato che, con tutti i difetti che ha (e, sappiamo, non sono pochissimi) non mi pare si possa dire che abusi del potere giurisdizionale in modo tale da far scappare la gente all'estero (infatti, non riusciamo a liberarci neppure dell'uomo più inquisito d'Italia...). Però, si sa, i francesi, quando si tratta di dar lezioni di civiltà, sono sempre in prima fila.
Chi ha sollevato il movimento di opinioni a favore di Battisti (non Lucio, che quello mi sa che ne ha fin troppi...) sostiene che la sentenza sia stata viziata da un falso pentito. Io non c'ero, non ho seguito e probabilmente non posso esprimermi, ma se ogni giorno chiediamo, soprattutto in questi tempi, rispetto per il potere giurisdizionale, non mi è chiaro per quale motivo si debba introdurre una doppia morale, peraltro a distanza di anni, a favore di un personaggio che, in ogni caso, se anche non avesse mai commesso nulla di ciò per cui è accusato (cosa che, di base, mi lascia molto perplesso, perchè parliamo di quattro distinte azioni e non una sola), è anche evaso dal carcere e solo per questo penso meriti di far quattro chiacchiere con i nostri giudici. Altrimenti, dovremmo dire che nel nome della giustizia fatta in casa sono tutti innocenti, tutti ne sanno più di giudici e organi inquirenti e che ognuno è libero di reagire come crede alle condanne. Insomma, manco John Wayne ci credeva...
Non mi piace soprattutto il movimento di intellettuali che si è mosso a suo favore, pieno di personaggi che, almeno in Italia, hanno un signor seguito. Parliamo di Pennac, uno degli scrittori forse più amati (certo, dopo Vespa e Moccia...), e di Fred Vargas, con la quale pare intrattenesse anche delle relazioni personali strette. Probabilmente il fatto di essere entrato nella ristretta cerchia degli intellettuali gli ha aperto un credito pesantissimo anche a proposito del suo fetido passato. Un motivo in più per diffidare dei lavaggi a secco degli intellettuali
Al mio paese, o meglio, nel paese delle regole in cui mi piacerebbe vivere e che purtroppo non so se potrò mai trovare, se hai ammazzato quattro persone (o una sola) vai in galera senza se e senza ma e la componente politica, casomai, può essere un'aggravante più che un'attenuante. Morale, sciopero della fame o no, io credo che almeno un Battisti su 3 in Italia ci debba essere. Perchè, per fare i conti con il passato, anche le figure come le sue è giusto che ci ritornino ogni giorno in mente, brutte come sono, perchè non tornino più.

giovedì 12 novembre 2009

Processo breve, ma chi se la beve...

Ora, si, che saremo un paese civile. Non importa se chi chiede giustizia l'avrà. Nella mente del nostro presidente, la cosa che interessa agli italiani è che il processo sia breveanzi, IL processo (o megio I processi, i suoi). Breve come quelli che non possano condannarlo.
Io, per fortuna, non sono mai stato un elettore del partito Mediaset, ma se chi lo sta supportando ha un minimo di dignità penso che non potrebbe far altro che stracciare la propria tessera e darsi alla macchia, perchè non esiste nessun paese civile in cui accadono cose così ignobili, in cui l'asservimento della politica alle faccende private è così smaccato e senza un minimo di ritegno. In una situazione in cui la crisi impazza, dello stato sociale non sono rimaste neppure le ceneri, tutti i servizi pubblici sono al lumicino, la gente fatica ad arrivare al 27, la finanziaria è in pista (e chissà quanto altro mi sono dimenticato), il nostro parlamento non ha di meglio da fare che cancellare qualsiasi attività per mettere i mille politici più importanti d'Italia a votare una legge che anche un maiale avrebbe schifo a toccare e solo per non far andare in galera uno degli uomini più inquisiti d'Italia.
Andatevene, servi immondi del dio denaro, andatevene tutti.

mercoledì 11 novembre 2009

Boh...

La cronaca di queste ultime ore ci porta le seguenti informazioni
1) il nostro amato presidente del consiglio si sta facendo l'ennesima legge per sè, stavolta annunciata, annunciatissima, il tutto nel silenzio più assordante, come se ormai tutti pensassero che è perfettamente normale che l'uomo più potente d'Italia faccia girare l'intero paese intorno agli affari suoi
2) due ragazzi nelle ultime 48 ore sono morte in carcere, probabilmente pestati dai celerini
3) D'Alema sta per diventare ministro degli esteri europeo, sponsorizzato dal suo più grande sostenitore, che teoricamente dovrebbe essere il suo principale avversario politico (e se il buongiorno si vede dal mattino, caro Bersani, tanti auguri)
4) uno degli uomini di fiducia del nostro premier, se fosse un uomo normale, sarebbe arrestato ma siccome è un parlamentare, tra qualche giorno la cosiddetta giunta per le autorizzazioni a procedere impedirà che venga trattato come un semplice cittadino. Nel frattempo il pdl sta tentando di ripristinare l'immunità parlamentare, come se fosse la cosa più normale del mondo e nel momento in cui spuntano documenti che dimostrano che il nostro Cosentino è affiliato ed è stato eletto con i voti della camorra.

In questo splendido quadretto, l'articolo più letto oggi sul sito del Corriere è quello sulla maternità della Gelmini (la nemesi tra 6 anni ti colpirà, maledetta), tallonato da quello sul suicidio del portiere tedesco.
Ormai non serve più nascondere nulla, anche le azioni più ignobili e vergognose vengono fatte tutte alla luce del sole, tanto ci siamo abituando anche ad essere presi a calci in faccia, anzi, tra poco, se qualcuno ci dimenticherà di darceli, imploreremo la nostra razione quotidiana. Cosa ci riserva il futuro in questi giorni non voglio neppure immaginarlo
Per la serie l'angolo della demagogia, forse forse, ma proprio forse, ce lo meritiamo proprio, come direbbe Moretti, regista che chi mi conosce sa che odio. Del resto, anche da parte mia, se si comincia a citare i propri autori spreferiti, vuol dire che ormai anche il fondo del barile è completamente grattato. Per chi vuol farsi del male, il video è qui

venerdì 6 novembre 2009

Ci sei, ce la fai, ma non sei connesso

Anche oggi, (anzi, veramente la notizia è di ieri) la cronaca ci fornisce il nostro grattacapo settimanale (per non chiamarlo ulcera quotidiana).Gli 800 milioni che, nelle intenzioni originali del governo, dovevano servire per estendere la banda larga in tutta Italia, sono congelati per la crisi. Diciamo che è una notizia, ma forse nessuno se n'era accorto. Per prima cosa, diciamo da dove vengono questi soldi. Trattasi del cosiddetto Piano Romani, che inizialmente doveva essere un progetto da 1,47 milioni di euro. Il signor Romani, per i non monzesi, oltre ad essere viceministro per lo sviluppo con delega alle comunicazioni è attualmente anche assessore al territorio del Comune di Monza. Forse sono troppo cattivo ma mi piacerebbe avere un report delle presenze in Giunta di questo signore per avere un'idea di quanto abbia a cuore il destino del nostro capoluogo di provincia. Molti, moltissimi, vociferano del fatto che sia mandato con un solo scopo, e cioè quello di far partire il famoso progettone della Cascinazza, una faraonica colata di cemento pari a 180 palazzi di 5 piani di un'area oggetto di un contenzioso che dura da quasi 40 anni, sostenuto da amministrazioni sia di destra che di sinistra (beh insomma, sinistra....) . L'area è stata dichiarata zona di esondazione del Lambro (e non solo, ma il Lambro, in occasione dell'ultima alluvione, è proprio esondato e per fortuna che allora era solo un'area agricola...) ma pare che, di fronte alla prospettiva di costruire Milano 15 ("A cinque minuti dal centro di Pescara"), questo diventi un dettaglio di poco conto, anche perchè pare si chiederà agli abitanti futuri di autocertificare di essere stati campioni italiani dei 200 farfalla o almeno di aver stretto la mano alla Pellegrini una volta nella vita.
Ora, in tutto questo, chi potrà mai esserci dietro la proprietà di quest'area?? Mah mah mah... ucci ucci, sento odor di nani pelatucci!
Premesso che chi in modo così smaccato decide di asservirsi al potere è degno di tutto il mio disprezzo, a prescindere dalla sua competenza e da qualsiasi altra azione che può compiere in futuro, ci sarebbe per prima cosa da capire quando sono questi 1.47 miliardi, che, per noi mortali, sono una bella cifretta, in confronto al nostro stipendio, ma magari più difficili da parametrare di fronte all'obiettivo di portare la banda a 20 Mbit al 96% della popolazione. Leggo però che nei paesi civili i progetti guardano già alla banda "larghissima", cioè da 50-100 Mbit. In questo contesto, in Germania entro il 2014 la porteranno al 75% delle case e in Francia entro il 2012 a 4 milioni di case, con un investimento di 10 miliardi. A questo punto, 1,47 miliardi è una cifra che mi si chiarisce un po' di più. E passi.
Poi scopro che questi famosi 800 milioni sono già stanziati ma bloccati di cassa dal Cipe che però non li molla. Tutta la contabilità e quindi anche quella dello stato è di tipo finanziario, quindi mi è piuttosto oscuro il motivo per il quale delle somme, stanziate e non dirottate altrove, non possano essere utilizzate, dal momento che la semplice copertura della spesa è titolo sufficiente per effettuarla. E passi.
Quello che invece mi pare veramente intollerabile è questo modo di sentire del politico comune (di destra e di sinistra, beninteso), che vede nella rete un gioco per bamboccioni, uno sfizio per viziati o per etoromani di ritorno che cercano il ritorno dei ventanni e delle ventenni nel loro 17" LCD. Insomma, internet, per loro cos'è? Ragazzini che chattano su msn con il vicino di casa, depravati che digitano con una sola mano, smanettoni che infoltiscono la già fitta schiera dei pirati, un universo di insonni, sfaccendati e falliti che non hanno di meglio da fare (quando di solito il meglio è rappresentato dal curare i propri covered warrant, la contabilità parallela o gli amici degli amici che potrebbero diventare anche nostri amici, se serve). Oggi, perfino Confindustria, che non mi dà l'idea di essere un'associazione rivoluzionaria, si è lamentata di quello che qualsiasi rincitrullito che sia rimasto collegato su internet per più di un'ora di seguito ha bene in mente, e cioè che oggi il mondo vive su internet. Chi è online ha davanti a sè il mondo, ci può parlare, può capirlo. Oggi è quasi impossibile rimanere fuori dalla rete per chi deve stare sul mercato. Qualsiasi azienda investe una rilevante quota delle proprie risorse nell'informatizzazione, per far funzionare meglio i propri sistemi gestionali, per arricchire i propri archivi, per ampliare il proprio target. La rete crea molti, molti posti lavoro e magari, in un momento in cui se ne perdono centinaia ogni giorno, non dovrebbe fare così schifo. E questo, solo per parlare di business, l'argomento che, personalmente parlando, mi interesserebbe meno (ma dovrebbe interessare di più il governo degli affaristi che abbiamo). Questo è il tipico caso di quanta distanza ci sia tra il mondo reale e il nostro mondo politico, ancora arroccato all'anteguerra, pieno di gente che non distingue un pc da una televisione, abituati ancora a scrivere le lettere a biro e a farsele battere da segretarie inamidate e segaligne, che "io preferisco parlare con le persone piuttosto che con una macchina". Tra molti anni ce ne ricorderemo, guardando la tomba di questi squallidi personaggi che conoscono solo le logiche del potere ma che non hanno mai cominciato a vivere il presente delle persone che rappresentano. I nostri figli guarderanno questo, insieme a mille altre cose, e ci diranno "Ma come avete potuto farvi rappresentare da questa gente?" E io cosa potrò rispondere?