Lo sapevo che bastava iniziare a scrivere per trovare l'argomento successivo...
La discussione sul futuro congresso del pd non mi entusiasma particolarmente, sia perchè non ne faccio parte, sia perchè in questi casi mi è spesso difficile capire le sottili differenze nelle posizioni ufficiali tra un candidato e l'altro. del resto, in un mondo politico in cui tutti sono liberisti, tutti sono riformisti e tutti sono democratici, penso di averne ben donde... resta il fatto che dovremo sopportare questo polpettone ancora per qualche mese e tanto vale informarsi. In ogni caso, fossi in dubbio su chi votare, mi sarei già tolto un dubbio
Leggo oggi dalle pagine del noto quotidiano bolscevico già diretto dal figlio di Karl Marx un paio di chicche all'interno dell'intervista a Franceschini
1) il nostro dice "In questi anni di transizione dal ’94 a oggi, con tutti gli scontri e i limiti che abbiamo visto, due cose sono state condivise dai due campi: la nascita di uno schema bipolare, centrodestra e centrosinistra che si alternano al governo; e la nascita del Pd prima e del Pdl poi. Si è passati da un bipolarismo fondato su coalizioni eterogenee, frammentate, litigiose, a un bipolarismo più europeo, con due grandi partiti alternativi e alcune forze intermedie. Ma non dobbiamo credere che questo sistema sia acquisito per sempre, come se fosse consolidato da decenni. Dobbiamo pensare che questo sistema vada salvaguardato; perché non riguarda solo la politica, ma anche le istituzioni, l’economia, la competitività, l’aggancio all’Europa" Quindi, siamo in un bipolarismo europeo. Grazie per la precisazione, perchè non me n'ero accorto. Devo controllare più spesso quandi partiti ci sono nel parlamento tedesco e francese. Ad esempio, in Francia mi pare siano rappresentati 6 gruppi all'Assemblea Nazionale, in Germania, nel Bundestag, 5. In Spagna i principali partiti devono poi sempre allearsi con partiti minori per poter governare. Caro Franceschini, le restituisco il libretto, torni la prossima volta. Inoltre, ricorderei che il più grande risultato per il perseguimento del bipolarismo è stata la cancellazione di tutta la rappresentanza di sinistra. Un bel successo, non c'è che dire. Continua così, che vai forte. Ma torna a settembre perchè forse, col caldo, sei andato un po' troppo a Fregene e un po' troppo poco in biblioteca
2) Domanda : Bersani rivendica di poter parlare di partito di sinistra.
Risposta «Io sarei cauto nell’uso delle parole. Sinistra è una parola e una storia nobilissima, cui io sono anche legato. Da ragazzo ero nella sinistra Dc con Zaccagnini, e ricordo convegni in cui si discuteva se considerarci sinistra della Dc o sinistra nella Dc. Conosco la forza, l’orgoglio della parola sinistra. Ma so pure che c’è una parte degli elettori e dei gruppi dirigenti del Pd che non si riconosce solo in quella parola. O il partito resta la casa di tutti, liberal, cattolici, laici, ambientalisti, oppure diventa un’altra cosa».
Farei un minuto di silenzio sull'inizio, quando mette insieme "sinistra" e sinistra dc". Basterebbe questo. Ma, più che questo, sono felice di aver letto questa intervista perchè ora ho finalmente capito cosa stava sotto quel cianciare infinito e senza risultati sui temi etici, sulla riforma elettorale ma forse anche sul livello di tostatura del caffè al bar del transatlantico e su chi eliminare al Grande Fratello. Era la casa di tutti. Quella casa in cui tutti si sorridono e si accoltellano alle spalle, che, appena può, candida e fa eleggere in Parlamento (anche quello europeo) i peggiori cadaveri della partitocrazia, quella casa in cui nessuno è stato ancora capace di cacciare a calci in culo uno come D'Alema, che si è macchiato dei più ignobili incuici con Berlusconi e che oggi passeggia tronfio e dispensa consigli e massime su come gira il mondo o uno come Bassolino, uno che ... non riesco manco a dirlo, ecco.
Per fortuna, non devo votare, ma, se dovessi farlo, avrei un dubbio in meno. Pentiti, Franceschini, pentiti