joe strummer

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giovedì 8 aprile 2010

Libero 2 - la vendetta



Questa è la prima pagina di oggi dell'ineffabile quotidiano Libero . Mi è arrivata la segnalazione e mi sembrava davvero un peccato passare sotto silenzio questo ulteriore esempio di grande giornalismo, contornato, ove possibile, di cristallina obiettività e di perle di saggezza di inestimabile valore.
Per la serie,"Forse non tutti sanno che", Wikipedia dice che nel 2003 Libero ha chiesto ai proprietari del bollettino «Opinioni nuove» di prendere in affitto la testata. Da allora il quotidiano è ufficialmente un supplemento dell'organo ufficiale del Movimento monarchico italiano (non so se rendo l'idea...). In questo modo può beneficiare dei finanziamenti pubblici all'editoria. Fatti i dovuti calcoli, che ovviamente io inizialmente avevo toppato in pieno, per ogni copia venduta il nostro incassa € 0,17 di contributo, come mi informa l'amico che ha postato il commento qui sotto. Magari si potrebbe anche pensare che, in assoluto, non sarebbe poi neppure sta gran cifra (magari), ma sempre di soldi pubblici si tratta e quindi un po' miei. Sono eretico se penso che forse i miei soldi si potrebbero spendere un filino meglio?
Tornando a noi, un bel marameo ai giudici (per un istante ho temuto anche il peggio...) per il quale, in un paese civile, trattandosi di scontro istituzionale conclamato, anche gli spazzini si sarebbero strappati le vesti. Marameo ai giudici, in parole più chiare, significa "cari giudici, ieri ho fatto approvare l'ennesima legge a mio uso e consumo, con buona pace di tutti gli organi di garanzia esistenti in questo paese. E adesso avete ancora voglia di rompermi le scatole?".
Già, mica ha tutti i torti... abbiamo ancora voglia?

8 commenti:

  1. Commetti un errore grossolano! I numeri di copie a cui fai riferimento è la media/giornaliera venduta. Se rifai i calcoli con i dati di wikipedia negli anni dal 2003 al 2009 compresi, vedrai che il contributo pubblicio a copia è pari a circa 0,17 euro a copia.
    Come si dice ..... la fretta di scrivere .... ;-)

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  2. ops sono sempre io...
    gli anni sono dal 2001 al 2008 compresi
    ma la sostanza non cambia, sempre circa 0,17 a copia.

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  3. hai ragione, in effetti fare 300 cose contempoeaneamente a volte ha le sue belle controindicazioni :-) ora sistemo il post, grazie

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  4. http://www.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2007/stampa.html

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  5. Mi costringi a tornare sull'argomento.
    Il contributo pubblico lo ricevono praticamente tutti i giornali in Italia. Quindi anche l'elettore di destra, nei confronti chessò ... del Manifesto ... è eretico se pensa che forse i suoi soldi si potrebbero spendere un filino meglio?

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  6. Raccolgo un po' le idee, nonostante l'ora, e cerco di dare una forma un po' più strutturata al mio pensiero.
    Per prima cosa, io nel legittimo impedimento non ci trovo proprio niente di politico, così come nel processo breve, nel lodo Alfano, nella Cirami, nella cancellazione dell’azione penale obbligatoria che sta nel progetto di riforma della giustizia che prima o poi ci beccheremo, nell’abolizione del falso in bilancio ecc ecc. Ci trovo semplicemente, dietro l'appiattimento a fare i comodi del capo, lo sgretolamento dello stato che, penso, non sia un’idea né di destra, né di sinistra, ma sia semplicemente il primo atto dello demolizione delle regole della convivenza civile.
    Premesso questo, ti ringrazio del link che hai postato, che, mi ha fatto conoscere dettagli di cui ero all’oscuro. Da quello che ho potuto capire, Libero è il quotidiano con il più alto contributo. Beati loro. Con una battuta, potrei anche dire che pensavo che 5 televisioni fossero sufficienti a diffondere la voce del padrone, ma sono sicuro ceh ci saranno criteri per l'assegnazione, ma in ogni caso non è questo che mi interessa. Ciò che mi scandalizza è che in questo articolo non si parla di polemica politica, ma che si voglia far passare la solita devastante equazione giudici = persecutori, che è il messaggio più diseducativo e disgregante che possa esistere, quello che, andando a delegittimare un’istituzione non eletta e quindi per natura neutrale, è socialmente più pericoloso. Pensare che questo venga fatto in Italia mi fa sempre correre quel certo brividino per la schiena, che venga fatto con i soldi pubblici mi fa salire il febbrone da cavallo

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  7. Io trovo anche scandaloso che in RAI, tv pubblica, ci siano persone palesemente schierate (destra, sinistra, centro) quando dovrebbe essere apolitica...

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  8. Concordo. In tutti i paesi civili la politica sta lontana dalle tv di stato e i giiornalisti non fanno carriera in base alle dimensioni della loro lingua. Però questa è un'altra storia

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