joe strummer

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mercoledì 12 agosto 2009

Zaia, dammi la clava!!

In questa torrida estate, in cui si va e si torna dalle vacanze e dai weekend, mi è sempre più difficile scrivere qualcosa di sensato in qusto spazio. Per mia fortuna, la cronaca attuale ci offre ogni giorno le classiche bouta(na)de estive. L'onore è salvo, il blog pure.
Oggi è il turno del ministro Zaia. Un ministro che ai più è sconosciuto, sia lui, sia il ministero che guida. A dire il vero, all'inizio non mi era neppure particolarmente antipatico. Poi, probabilmente, il DNA ha avuto al meglio sulla razionalità e abbiamo assistito ad una serie di meraviglie. Poche, in realtà, il che probabilmente ha spinto il nostor ministro ad escogitare qualcosa per salire sulla cresta dell'onda, almeno ad agosto, quando i nanipelati e le ministredallacosciavolubile vanno in vacanza e lasciano spazio mediatico anche alle seconde e alle terze linee.
Insomma, il nostro, sui quotidinani di oggi (il solito link comunista è http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/lega-fiction/lega-fiction/lega-fiction.html )vuole i programmi in dialetto. E' ovvio che questo apre la strada non tanto a discussioni, perchè mi sembra che non ci sia neppure molta materia per farlo, ma, più che altro, a battute. Ma, per non sparare sulla croce rossa, mi è venuta in mente una risposta di Dario Fo ad una analoga esilarante proposta di una quindicina di giorni fa a proposito dell'esame di dialetto ai professori. sono andato a riesumarla, non senza fatica, e ne riporto qui la fine, che arriva dopo una disquisizione sulla diversità dei dialetti, sulla loro ricchezza e sulla loro importanza per la conservazione delle tradizioni e della cultura popolare
"Vorrei farlo io un test ai politici che hanno avanzato questa proposta. Mi piacerebbe chiedere a quelli della Lega, che é nata in Lombardia, quanto sanno veramente dei poeti lombardi, quanto a fondo conoscono la storia e le tradizioni della loro regione".
Il risultato mi pare non serva. Sarebbe troppo facile dire che sarebbe già buono che questi signori imparassero a parlare l'itagliano. Il problema è che se a loro interessasse la cultura popolare l'approccio potrebbe essere anche serio. Ma qualsiasi scusa è usata come clava per avere il wharoliano quarto d'ora di celebrità (e dire che sei un ministro, caro Zaia...). Del resto, ha ragione anche il ministro: che senso ha togliere una clava al partito dei Flintstones?

3 commenti:

  1. uh ma io quello lì l'ho visto !! a linea verde.. (..ehm...) in quell'occasione aveva cucinato (...) un piatto tipico di non so dove.

    lo mandiamo alla prova del cuoco?

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  2. avevo in mente un altro luogo, ma se si tratta di costruirgli un futuro...

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  3. ma si, dai...
    chissà.. potrebbe cucinare poenta e osei. o magari la casoeula (si scrive così?). o i bruscìt..

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