joe strummer

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giovedì 3 dicembre 2009

Noi non ci saremo (speriamo)

C'è soprattutto una domanda che in questi giorni mi continua a rimbalzare leggendo la cronaca quotidiana, triste e becera come ormai siamo abituati a leggerla. Tra lotte intestine (che ci prendono l'intestino), amici che diventano nemici e nemici che possono diventare amici, processi brevi, leggi costituzionali forse in approvazione e forse no, conflitti istituzionali temuti, falchi e colombe e tutto quanto abbiamo letto, credo che lo spettro della mafia sia quello che inizia ad emergere in modo sempre più inquietante. Non che fosse una novità, perchè la condanna da 9 anni e mezzo di dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa non è esattamente il furto di una mela, reato che peraltro si avvia ad essere molto più grave di quello per il quale il nostro è stato condannato e certamente già di tutti quelli di cui il nanopelato si è macchiato e che ha cancellato con le leggi che si è fatto, pagando con i nostri soldi i suoi omini. Che il famoso stalliere Mangano, mafioso conclamato, girasse per la villa miliardaria non è certo notizia di oggi. Da qui ad avere le prove di un coinvolgimento nella mafia ce n'è ancora un po' (anche se poi ognuno può mettere insieme i pezzi e pensare che tre indizi fanno una prova).
L'osceno bailamme che i tirapiedi del nanopelato stanno facendo in questi giorni, minacciando di sconvolgere il senso stesso della giustizia nel modo più triviale e brutale che si possa pensare solo per cercare di estrarre il loro padrone dalla graticola sulla quale, evidentemente, prima o poi sarebbe stato messo, perchè nessuno, neppure nella Terra dei Cachi, può farla sempre franca, più che alla povera realtà di oggi, mi fa pensare al futuro.
Si dovesse mai scoprire che il nostro ha fatto, oltre alla corruzione conclamata, bilanci falsi per anni, evasione fiscale per miliardi di euro e in sostanza destabilizzazone complessiva di tutto il sistema economico nazionale, anche l'amico del giaguaro di tutti i più grandi capi mafiosi, tra vent'anni chi di noi potrà giustificarsi, quando ci chiederanno "Ma come avete potuto? Ma come avete potuto far governare per anni l'Italia alla mafia? Cosa facevate, quando queste persone prima facevano i patti con la mafia, vi nutrivano di nani e ballerine e facevano a pezzi lo stato senza lasciare neppure le briciole?" Io veramente spero che tutto questo non sia vero, perchè davvero non saprei cosa raccontare.

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