joe strummer

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giovedì 1 maggio 2014

Piacere mio 2 - la vendetta

Rispetto a quello che avevo scritto cinque anni fa, qualcosa è cambiato. Mi tocca ripresentarmi e sbrodolare ancora un pezzettino. Ma se non lo faccio qui …


Chi sono
Ho 47 anni, sono sposato con Enrica da 20 e ho due figli, Cecilia e Massimiliano, che hanno 14 e 12 anni. Ho conseguito la maturità classica e successivamente la laurea in Economia e Commercio. Sono obiettore di coscienza e ho svolto servizio civile presso una cooperativa sociale della provincia di Parma. Ho lavorato poi come dipendente presso diversi Comuni della provincia di Milano, cosa che mi ha permesso di conoscere approfonditamente il mondo degli enti locali. Ultimo tra di essi, ho lavorato anche presso il Comune di Agrate Brianza, dove ho ricoperto il ruolo di responsabile del settore finanziario dall’agosto del 2001 al dicembre 2002. Sono successivamente rimasto nel campo degli enti locali, perché dal 2003 lavoro presso una nota azienda che gestisce servizi pubblici per conto dei Comuni. Nella tornata elettorale del 2009 sono stato eletto in Consiglio Comunale ad Agrate Brianza nella lista Insieme per Agrate . Ho avuto in questi cinque anni la delega dal Sindaco di Agrate per l’ economia solidale, sicuramente una delle pochissime deleghe in Italia (almeno, se ne conoscete segnalatemele…)

Cosa mi piace fare

“Ho poco tempo e troppa fame”, cantava qualcuno. Lo stesso vale per me: mi interessano tantissime cose. Mi tengo aggiornato sull’attualità e leggo appena posso, sia saggi che romanzi, seguo il panorama della musica rock da quando portavo i calzoni corti, anche nelle sue varianti meno note e più “underground”, scrivo anche su un blog musicale nel quale mi ha coinvolto il mio più antico compagno di sventure, ma, poiché, pur seri, scriviamo sotto nick, dovrete sguinzagliare i vostri detective per scoprire dove … mi piace moltissimo viaggiare, sono uno juventino intristito e un nostalgico di Bob Morse padrone del basket di Varese. Pur non essendo un esperto informatico, credo nella rete come strumento di democrazia e di informazione e per questo seguo con interesse i social network e le esperienze utili per “fare sistema” con la rete. Lo scorso anno ho provato un volo in parapendio: se non sarò eletto, la prima cosa che farò sarà prendere informazioni per fare il patentino di volo!

Le mie radici socio-politiche

Il mondo che mi è più vicino è quello associazionistico, e in particolare quello legato ai movimenti di base. Sono cattolico e credo fermamente in uno Stato che accolga e contemperi le necessità e le istanze etiche e religiose di tutti i cittadini. Cerco di incarnare il mio modo di essere cattolico operando a favore degli ultimi e contro le ingiustizie. Per questo, ho fatto parte per diverso tempo dell’Ong Mani Tese, con la quale, lavorando su un progetto di economia solidale, proprio quest’anno abbiamo nuovamente incrociato i nostri destini. Ho fatto la mia prima marcia per la pace Perugia – Assisi nel lontano 1993. Molti anni fa, non ricordo neppure quanti, ho frequentato la scuola di formazione socio politica della diocesi di Milano. Negli ultimi anni mi sono interessato di economia solidale e attualmente sono membro del Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) di Agrate, per il quale faccio parte del gruppo di coordinamento. L’economia solidale mi ha coinvolto anche a livelli di coordinamento sovraterritoriale: rappresento il nostro GAS all’interno della Retina dei GAS della Brianza e faccio parte anche della Rete di Economia Solidale della Lombardia. In quest’ultima veste, mi sono recentemente occupato del disegno di legge regionale sull’economia solidale, per il quale abbiamo avuto un grande supporto dal Movimento 5 Stelle ma purtroppo non lo stesso entusiasmo dai partiti con i quali normalmente collaboro a livello locale. Meraviglie della politica fatta per schieramenti, tatticismi e parole. Ho anche scritto qualche pagina a questo proposito su un bel libro che vi consiglio di leggere, anche se purtroppo non mi danno le royalties  …. Faccio anche parte di un gruppo nazionale che ragiona sull’armonizzazione delle varie leggi regionali sull’economia solidale.
Sono anche donatore Avis da molti anni. Frequento attivamente la lista Insieme per Agrate dal 2003. Non ho, né ho mai avuto, tessere di alcun partito, ma ho simpatie per chiunque, in politica, orienti la propria attività a favore di una maggiore equità sociale e perché ad ognuno sia consentito di costruirsi con dignità il proprio futuro indipendentemente dall'estrazione sociale e dalle possibilità economiche. Finora, a destra non ho mai trovato queste sensibilità, quindi...

Cosa ho fatto ad Agrate

Nel corso dell'amministrazione Poletti bis (2004-2009) sono stato nominato vicepresidente di ASSAB, l’azienda speciale comunale che gestisce le farmacie comunali e che ha costruito il Polo Socio Sanitario. Nella parte finale della stessa legislatura ho fatto parte della Consulta Urbanistica e ho supportato l’assessore competente nella lunga e complicata fase di predisposizione del piano di governo del territorio. Infine, ancora nella stessa legislatura, sono stato anche nominato presidente della Commissione per l’erogazione dei contributi economici ai progetti di cooperazione internazionale.
Nella legislatura 2009-2014, che si sta chiudendo, sono stato eletto consigliere comunale e ho avuto, come ho scritto sopra, la delega all’economia solidale. Sono stato presidente della commissione per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, un impegno invero poco più che formale. All’inizio del mandato invece ho curato il processo per l’attribuzione del premio “città equosolidale” al nostro Comune.
Nella parte finale invece, ho curato l’avvio di un progetto di cohousing che spero verrà confermato anche nella prossima legislatura. L’area individuata dal pgt è quella all’incrocio tra via Kennedy e Via Lecco. Per saperne di più e magari per segnalare il vostro interesse, trovate un po’ di informazioni qui.
Nel 2012 ho partecipato per conto del Comune di Agrate al progetto Realsan, finanziato dall’Unione Europea, che mirava a costruire una rete tripartita di soggetti istituzionali che lavorassero intorno al tema della sicurezza alimentare: una sottorete in Italia, una in Spagna e una in America Centrale. Per questo sono stato una settimana in Salvador e Guatemala, esperienza di cui racconto qui e nei post seguenti. Esperienza molto formativa sul piano personale, un po’ meno per l’aspetto progettuale, ma pazienza.  
Per l’economia solidale durante il mandato elettorale abbiamo fatto diverse cose, grazie all’indispensabile contributo del GAS. Senza elencare tutte le varie iniziative (però il convegno internazionale con gli ospiti francesi e il segretario della rete mondiale di parternariato tra produttori e consumatori mi è particolarmente cara), penso che la cosa più importante che abbiamo fatto sia stato dare corpo al tentativo di contribuire alla ricostruzione della dimensione culturale del nostro paese, così devastata da anni di totale assenza di qualsiasi principio etico nel vivere civile. Il paziente e spesso faticoso lavoro che abbiamo provato a fare è stato quello di provare a riportare senso in uno dei più quotidiani gesti che facciamo, quello di aprire il portafoglio e portarci a casa delle cose. In pochi si rendono conto che fare la spesa è come andare a votare tutti i giorni e che quel partito per il quale si vota a volte è anche lo stesso che ti mette in mezzo alla strada, che  ti costringe a stare in coda per un’ora al mattino, che ti abitua al fatto che quando ti serve il burro ci metti due ore per fare la spesa e che torni con un carrello pieno di offerte speciali, che ti abbassa il costo del telefonino o delle arance ma che fa fare la fame a chi li produce eccetera. Ecco, a me sembra che dopo cinque anni c’è in giro un po’ più di consapevolezza e questo, poco modestamente, penso sia anche grazie al fatto che ora si sa un po’ di più sull’economia solidale.



Cosa vorrei fare in Consiglio Comunale

Mi riconosco appieno nel programma della lista Insieme per Agrate che ho contribuito sia a scrivere che ad assemblare. Naturalmente, quello dell’economia solidale è il punto che vorrei tanto che venisse portato avanti, con o senza di me. Oltre a quanto ho scritto sopra, mi sembra un tema particolarmente qualificante perchè, rispetto a tanti obblighi che il Comune si porta dietro, questo non lo è, quindi tutto quello che verrà fatto su questa materia è una pura e semplice scelta politica. L’applicazione dei principi dell’economia solidale poi si trascina moltissime implicazioni, che riguardano l’urbanistica e l’edilizia (se e dove costruire, quante aree agricole lasciare e cosa farne di esse, quali tipologie di edifici preferire, come concepire gli edifici abitativi affinchè venga stimolata la condivisione e il senso di comunità ecc.), l’ambiente, la cultura e l’educazione (qui non lo spiego, è troppo facile…), il commercio (stimolando gli esercizi commerciali interessati alla vendita di prodotti a basso impatto ambientale e realizzati con criteri etici), la gestione delle mense scolastiche (sulle quali da mesi con alcuni amici e il nostro assessore all’istruzione stiamo provando a portare a casa un progetto complicatissimo, che unisca i comuni della zona per la ricostruzione di filiere alimentari locali), l’ambiente (pure questa è troppo facile), la partecipazione democratica dei cittadini alle principali decisioni e chissà quanti altre aree di intervento.
Insomma, l’economia solidale sembra un giocattolo per invasati, ma dietro c’è l’idea di un progetto di comunità davvero alternativo.
E se ancora non vi basta, per questioni professionali penso di potere dare un contributo alle attività dell’amministrazione in materia di tributi e bilancio, che è sempre difficile da interpretare da parte dei non addetti ai lavori, poiché la contabilità pubblica lavora con principi totalmente difformi rispetto a quelli di una qualsiasi azienda,  sulla gestione delle attività di programmazione e controllo e sulla gestione del personale e poi potrei anche metterci un po’ di cose che in 15 anni ho imparato frequentando il Comune. Mi piacerebbe fare delle cose ma, soprattutto, vorrei tanto che qualche amministratore le facesse.
Se vuoi contattarmi, scrivimi a scrivoarobertobossi@gmail.com


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