joe strummer

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sabato 13 giugno 2009

Parole, parole

Pensavo oggi a questo blogghino (è il diminutivo di blog? boh...) e cercavo qualcosa di simpatico e piacevole da scrivere, che mi trascinasse per un po' fuori dalle questioni dell'assessorato x e del trombato y, che francamente sono discussioni che non mi appassionano e che avrei tanto sperato di non sentire. Si, lo so, benvenuto sul pianeta terra, caro blogger. Questo, peraltro, sarebbe un argomento che mi fa veramente prudere le dita, ma, una volta tanto, cercherò di contenere la mia incontinenza verbale.
Il problema è che la nostra cronaca quotidiana veramente non ci offre alcuno spunto per un po' di ottimismo. Il razzismo ormai pare sia entrato nella nostra quotidianità, l'egoismo è ormai palpabile in ogni contesto sociale e tra ogni fascia di età e l'abbassamento del livello dell'etica in qualsiasi campo è una strada ineludibile. Io stesso mi sorprendo a volte a fare ragionamenti di convenienza che farebbero orrore a qualsiasi persona perbene. Tra i miei tanti difetti, per fortuna ho la buona abitudine, prima di agire, di confrontarmi sempre con qualcuno e meno male che il livello delle mie frequentazioni mi permette di poter essere (auto)richiamato all'ordine senza far danni. Ma se anche una persona come me (e la cito perchè so di parlare di una persona che conosco bene!) a volte tende a prendere le strade più intricate e a usare le furberie e la strategia invece dell'evidenza dei fatti, in che diavolo di mondo siamo finiti? Per fortuna i miei tanti compagni di sventure mi tengono una seria compagnia e mi ricordano che c'è solo una strada per raggiungere il bene comune. Questa strada ho la seria impressione che sia sempre quella più evidente.
Diffidiamo, una volta di più, dei parolai

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