joe strummer

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martedì 19 maggio 2009

Il giogo leggero

Ho recentemente trascurato questo spazio, perchè le ultime giornate sono state veramente fitte di cose e di persone, ma mi è mancato. Dev'essere una strana malattia o un raro caso di dissociazione, quello che ti fa sentire la mancanza dei tuoi pensieri...
Ho riflettuto però su tante cose da scrivere. Una delle più particolari è stato realizzare lentamente cosa significa avere delle persone che si mettono nelle tue mani per decidere per cinque anni il futuro delle loro cose. Mica è uno scherzetto, dirlo. Camminare per il paese con questo pensiero mi dà delle sensazioni veramente particolari, in questi giorni. Sarà effettivamente troppo illuminato il parcheggio del Polo Sanitario, per uno come me che ha sempre l'impressione che si sprechi troppo? Cosa penserà la gente degli archetti che delimitano le ciclabili, se io in bici per il paese ci vado poco?
Quindi, da un po' sto cercando di camminare per il paese come un anziano, di percorrere le ciclabili come un ciclista (anzi, come Claudio!), di andare al parco come un bambino, di fare la fila dall'ortolano come una casalinga. Veramente così si scoprono un sacco di cose particolari, dei punti di vista inattesi, delle rivelazioni potenti.
La cosa che più di tutti mi è di consolazione in questi giorni così frenetici è che, sotto molti aspetti, ho imparato un sacco di cose. Ho studiato e pensato tanto la comunicazione elettorale, ho cercato di vivere il nostro paese con i vestiti degli altri, ho parlato con tanta gente, ho conosciuto idee, impressioni, esperienze, ho avuto amici che mi hanno incoraggiato e che hanno speso delle belle parole nei miei confronti, che non si cancelleranno facilmente.
Comunque vada, la mia piccola sfida (la parola battaglia mi inquieta solo a scriverla, anche se spesso non è azzardato usarla) l'ho già vinta. Ora andiamo a vincere la guerra

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